Cerca nel blog

lunedì 2 agosto 2010

Le aziende italiane fra sostenibilità e responsabilità sociale

In tempi di crisi, la creazione di un valore aggiunto è indispensabile per mantenere il proprio business sul mercato e per distinguersi dalla concorrenza (foto da siracusanews.it).
Le piccole e medie imprese italiane, specialmente quelle del Centro-Sud, lo hanno capito e, consapevoli, stanno adottando sempre più un approccio sostenibile verso la dimensione sociale, esterna e interna, all'attività lavorativa. A sostenerlo di recente è stato l'Osservatorio Socialis con i dati divulgati nel corso del IV Rapporto sull'impegno sociale aziendale patrocinato anche dal Ministero del Lavoro. Il nuovo trend della responsabilità sociale non è prerogativa esclusiva della governance delle grandi aziende del Nord, nè un puro strumento di immagine. Su un campione di 800 attività intervistate con 100 lavoratori nel 2009, il 63% ha investito in iniziative solidali per comunità e gruppi svantaggiati, per l'ambiente, per le condizioni di salute di lavoratori e per la sicurezza. Su quest'ultimo aspetto, soltanto il 33% circa delle aziende "responsabili" ha concentrato l'investimento sociale al proprio interno, per migliorare le condizioni di salute, di sicurezza e la situazione lavorativa generale dei propri dipendenti. Per le aziende analizzate, eventi catastrofici esterni sembrano avere quindi maggiore eco rispetto alle tematiche di sicurezza e di miglioramento qualitativo dell'occupazione. Su circa un miliardo di euro versati per la responsabilità sociale lo scorso anno, un terzo è stato erogato in denaro, senza il coinvolgimento a 360 gradi dell'impresa. In fondo, la responsabilizzazione è un processo ancora in corso.

Nessun commento:

Posta un commento