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lunedì 9 agosto 2010

Occupazione: un miraggio per i giovani

A fine luglio, il Consiglio Nazionale dell'Economia e del Lavoro (CNEL) ha pubblicato i risultati del "Rapporto sul mercato del lavoro 2009/2010" (foto da universita.it). Risultati che gettano un'ombra scura sul futuro di un'intera generazione. Per i giovani italiani under 30, l'inserimento nel mondo del lavoro sta diventando sempre più un problema. La domanda da parte di datori di lavoro e aziende è calata di quasi mezzo milione di unità rispetto all'anno precedente. Una contrazione significativa, che è stata osservata anche per le richieste di lavoro dipendente a tempo determinato. Minori opportunità d'ingresso, minori occasioni per fare "gavetta": come reazione, quindi, aumentano i giovani che rinunciano alla ricerca attiva di una posizione, determinando la propria esclusione dal mercato del lavoro. Essere assunti con un contratto a tempo indeterminato appare sempre più un miraggio, così come avere la sicurezza di tenersi stretto il lavoro stabile, una volta ottenuto. Secondo il report del CNEL, i giovani con meno di 25 anni costituiscono la fascia di popolazione più penalizzata. Per loro, restare senza lavoro è tre volte più probabile rispetto ai giovani fino a 34 anni. Il quadro vale sia per l'Italia sia per altri Paesi europei. Dal 2008, infatti, per i ragazzi under 25 si è osservata una diminuzione dell'occupazione pari al 10,8%, specialmente nel comparto dei lavori temporanei. Come se la crisi globale e l'instabilità dei rapporti di lavoro non fossero già abbastanza.

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