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mercoledì 27 ottobre 2010

Un percorso multimediale verso la sicurezza dei lavoratori

Celebrare il lavoro, tra passato e presente, cercando di veicolare ai giovani il messaggio della salute e della sicurezza sui lavoro attraverso un un percorso multimediale e di spettacolo.
E' questo l'obiettivo dell'evento "Lavoro, sicurezza e vita: un viaggio tra storia ed attualità" che sarà organizzato nei maggiori teatri umbri a fine ottobre.
Un'iniziativa unica in Italia, organizzata dalle sezioni territoriali di Inail, Anmil, Confapi e Ebrau. Iniziativa a cui prenderanno parte circa settecento studenti degli ultimi due anni di licei e scuole superiori dell'Umbria, insieme ai principali esponenti istituzionali.
Il percorso multimediale, articolato fra varie performance artistiche e teatrali, testimonianze di lavoratori che hanno subito incidenti, musica e immagini tratte da un documentario-fiction, racconterà proprio l'evoluzione del lavoro in Italia e i progressi verso l'attuale normativa per la sicurezza dei lavoratori. Con questo nuovo approccio di multimedialità, Inail intende risvegliare l'attenzione del giovane pubblico e coinvolgerlo emotivamente sull'importanza della prevenzione dei rischi a lavoro.

martedì 26 ottobre 2010

Italiani più stressati, ma con meno lavoro

Per la prima volta dal 2005, quasi un italiano su due è convinto di un peggioramento del proprio stato psico-fisico e si autodefinisce stressato. Infatti, nel 76% dei casi il malessere generale è dovuto proprio ai sintomi dello stress e all'ansia quotidiana. Risultati che emergono dalle oltre mille interviste di Astraricerche per Philips Index, effettuate su un campione rappresentativo di italiani tra 20 e 70 anni, i quali hanno partecipato allo studio sociologico e di autovalutazione intitolato "Health&Wellness Italian Index 2010". In particolare, risulta che la metà degli intervistati consideri il proprio livello di stress molto significativo. Nell'8% dei casi si arriva a definirlo preoccupante. Allarmanti, infatti, sono i dati sui livelli di stress scaturiti dalle interviste che hanno riguardato le donne di età compresa fra i 18 e 44 anni. La percezione dello stress è collegata principalmente ai problemi di natura sociale ed economica (60% del campione), seguono gli stimoli negativi dall'ambiente esterno o dal mondo ed infine il lavoro. Il test ha evidenziato che gli italiani non hanno considerato lo stress collegandolo all'attività lavorativa ma dal punto di vista della precarietà del mondo del lavoro. Italiani sempre più stressati per la ricerca e il mantenimento di un posto di lavoro e non dal lavoro stesso.

lunedì 25 ottobre 2010

Lavoratori a metà, tra part-time e lavoro nero

Da una recente inchiesta svolta dal quotidiano La Stampa e pubblicata nell'inserto di "Tuttolavoro", risulta che dal 2009 il 20% degli italiani svolge una seconda attività oltre alla propria occupazione ufficiale. Un lavoratore ogni cinque si divide tra due lavori: purtroppo, in base all'indagine che ha comparato il numero ufficiale degli occupati con le posizioni di lavoro registrate, dalla differenza risulta che spesso il secondo lavoro è al nero. Se da un lato, per far fronte alla crisi e alla precarietà di lavoro, si ricorre a un secondo lavoro (per esempio part-time), dall'altro il fenomeno del doppio lavoro irregolare sarebbe innescato in generale da motivi fiscali. Si lavorerebbe di nascosto per due ragioni: per evitare di superare una determinata soglia di reddito o per evitare di incorrere in un taglio dell'accumolo di redditi. Tralasciando il discorso dei danni per la colletività e lo Stato, in queste allarmanti dinamiche tra crisi economica e inflazione chi è costretto a lavorare al nero, perde contributi e corre molti rischi per la propria salute e sicurezza per ottenere in cambio un'entrata sicura. Un reddito "nero", non dichiarato, che permette una vita ai limiti della sopravvivenza.

giovedì 21 ottobre 2010

Asma e dermatiti: il boom fra le malattie professionali

Appaiono in aumento i casi di allergie sul luogo di lavoro. Secondo le recenti stime Inail e quelle della Società Italiana di Allergologia e Immunologia Clinica (Siaic) , in alcuni settori industriali e in agricoltura più di un terzo delle malattie professionali riconosciute è costituito da malattie respiratorie e dermatologiche, come asma bronchiale e dermatiti da contatto scatenate dall'esposizione a sostanze chimiche o naturali presenti nell'ambiente di lavoro (foto da focus.it). Tuttavia, secondo alcuni esperti del Siaic, in Italia, esiste un problema nel sistema di riconoscimento e di indennizzo che sottostima la presenza di queste tipologie di malattie del lavoro rispetto ad altri Paesi europei. Infatti, in base ai risultati di alcuni studi epidemiologi, esposti durante il congresso Siaic dei primi di ottobre, i medici curanti che si sono trovati di fronte a una manifestazione allergica (respiratoria o cutanea) in molti casi hanno trovato difficoltà a collegare il problema alla professione svolta dal paziente. In base alle statistiche Siaic, in media, tra il 20 e il 25% della popolazione italiana soffre di manifestazioni allergiche, indipendentemente dal lavoro.

mercoledì 20 ottobre 2010

Tra i banchi di scuola per un lavoro sicuro

Se il benessere generale di un Paese è attribuibile al livello di spesa pubblica o di investimenti destinati all' istruzione, salute, sicurezza per i cittadini, l'Italia sembra essere uno Stato in precario equilibrio sul filo della crisi. Esistono alcune eccezioni regionali, che servirebbero da esempio per altre zone italiane: è il caso del Piemonte. L'Assessorato Provinciale dell'istruzione di Torino ha finanziato per quest'anno il progetto "Morti bianche?", che informa e sensibilizza gli alunni di scuole elementari e medie sull'importanza di evitare incidenti a casa, a scuola e, nel futuro, sul posto di lavoro. I programmi didattici sono stati impostati in modo tale da dedicare una parte dell’orario di scuola alla diffusione tra i giovanissimi della cultura della sicurezza e salute sul lavoro e nei luoghi di convivenza. Attività scolastiche curricolari come laboratori teatrali, proiezioni e altri tipi di percorsi artistici interattivi, con la partecipazione dei molti fra gli enti che vigilano per la sicurezza sul lavoro. E' necessario insistere con l’insegnamento della prevenzione nei luoghi di lavoro e inserire la sicurezza dei cittadini come materia curricolare in tutte le scuole d' Italia, con l'aiuto delle Amministrazioni Provinciali.

martedì 19 ottobre 2010

Furto di dati: un problema per aziende e impiegati

In base a quanto riportato da un articolo apparso a metà ottobre sul Sole24ore, la vita di un'azienda, con i suoi posti di lavoro e la relativa competitività sul mercato sono messe in pericolo sempre più frequentemente da una perdita di informazioni. Quest'ultima può avvenire per un mancato back up dei dati, per errori di sistema o il mancato utilizzo di un software di protezione aziendale. Secondo lo studio dell'ente Economist Intelligence Unit per conto di Kroll intitolato "Global Fraud Report", nel 2010 su 761 aziende intervistate a livello mondiale, il 27,3% delle imprese ha dichiarato di aver subito un furto di informazioni elettroniche. Il 19% in più dal 2009. L'intervista ha rivelato che, per la prima volta, la sottrazione di dati confidenziali ha superato quella di furti di beni. Informazioni e news riservate che riguardano l'azienda, se facilmente accessibili dall'interno del luogo di lavoro, possono essere trasferite e finire nelle mani sbagliate. Con danni economici incalcolabili. Il 66% delle aziende italiane intervistate ha affermato di essere preoccupata di un'eventuale perdita di dati, la metà ha ammesso di essere stata vittima di episodi simili.

lunedì 18 ottobre 2010

Alimenti-pirata: i più temuti dagli italiani

Più gravi delle frodi fiscali, più preoccupanti delle truffe finanziarie: le varie alterazioni, sofisticazioni e contraffazioni alimentari realizzate dal pericoloso mercato dell'agromafia spaventano più della metà degli italiani - il 60% per l'esattezza- (foto da virgilio.it). Segno che la sicurezza alimentare sta ancora molto a cuore ai cittadini, così come la possibilità di prevenire, da un lato, i rischi per la salute e, dall'altro, i danni delle frodi contro la commercializzazione e la qualità dei veri alimenti Made in Italy. Questo il risultato fa parte del più ampio sondaggio realizzato da Coldiretti - Swg, nell'ambito del rapporto sulle Agromafie di Eurispes-Coldiretti, presentato a metà ottobre nel corso del X Forum Internazionale dell'Agricoltura e dell'Alimentazione a Cernobbio. Emerge, inoltre, i consumatori non riescono a decifrare dalle etichette la provenienza delle materie prime, spesso importate dall'estero e fuori dall'EU, dove i controlli sulla genuinità e sulla sicurezza sono minori, se non addirittura inesistenti. Materie prime estere che possono essere traformate in prodotti alimentari con il marchio Made in Italy, dal momento che la legge lo permette. Un aspetto positivo esiste: i sequestri di prodotti alterati e contraffatti sono aumentati (40% in più rispetto al 2009), perchè esistorno più controlli sugli alimenti.

martedì 12 ottobre 2010

Assenti dal lavoro per lo stress: emergenza sociale

Qualche mese fa, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha affermato che tra circa dieci di anni lo stress e i relativi disagi psicofisici si profileranno come la principale causa di assenze sul lavoro (immagine da pmi.it). Un'emergenza sociale: a confermare questo scenario arriva anche una ricerca condotta dall'Associazione Italiana degli Igienisti Industriali (Aidii), presentata a Roma nel corso della conferenza mondiale IOHA di inizio ottobre. Si stima che nel 2020, infatti, lo stress lavorativo costituirà la prima patologia professionale con i più alti costi sociali e individuali. Per le aziende che dovranno fronteggiare il fenomeno, sta diventando un'esigenza primaria valutare tutte le sfumature dello stress, il legame esclusivo al contesto lavorativo e i diversi sintomi. Sarà inevitabile il ricorso a un test per verificare lo stress a lavoro. Secondo la ricerca di Aidii, il problema sembra scaturire, in generale, dalla cattiva organizzazione del lavoro. Anche la precarietà nel mercato del lavoro gioca un ruolo importante, accanto all'incapacità dei datori di lavoro di offrire per tutti gli impiegati condizioni di lavoro favorevoli, in un contesto sano, sicuro e collaborativo. Tra le nuove forme di stress, lo studio fa emergere la sindrome da burnout, l'alienazione e la frustrazione che colpisce chi riveste professioni mediche o paramediche.

lunedì 11 ottobre 2010

Coldiretti: più cibi biologici sulle tavole italiane

Nei primi sei mesi dell'anno e rispetto al 2009, sale di quasi il 10% in più l'acquisto di alimenti bio da parte delle famiglie italiane (foto da europadeidiritti.it). La maggiore spesa sul biologico, secondo Coldiretti, è un segnale di maggiore consapevolezza dei consumatori data dalla crisi e un'opportunità di ripresa per il settore agroalimentare italiano. Un settore che continua a perdere quote di mercato, colpito duramente dalla catena delle contraffazioni, specialmente estere, e dall'ingiusta perdita di credibilità nonostante le sanzioni alimentari e i costanti controlli.
Secondo i dati Coldiretti - Ismea AcNielsen, diffusi il 3 ottobre scorso durante la Biodomenica organizzata con Legambiente e Aiab con stand nelle più grandi piazze italiane, i consumatori prediligono i cibi di provenienza locale e di certificazione bio per la maggiore sicurezza nella filiera produttiva e di distribuzione. Coldiretti ha affermato che quest'anno l'impatto del bio sulle tavole ha riguardato principalmente i prodotti per l'infanzia (incremento del 31%), pane e derivati (più 19%) e cibi per la prima colazione (più 17 %).

mercoledì 6 ottobre 2010

Via lo stess se la dieta include noci

Molti studi provano scientificamente che un'alimentazione bilanciata sia uno dei mezzi principali per combattere e prevenire i sintomi dello stress da lavoro fisico e mentale. Questa volta una comprovata ricerca del dipartimento di salute comportamentale della Pennsylvania State University (Stati Uniti) ha dimostrato che l'inserimento nella dieta di tutti i giorni di 40 grammi di noci o dell'olio di noci come integratore aiuta effettivamente contro i danni dello stress, soprattutto quelli a carico del cuore e delle arterie. Merito delle proprietà anti-infiammatorie e anti-colesterolo di questi frutti. I benefici degli acidi grassi contenuti nelle noci sull'organismo in condizioni di stress sono stati studiati e illustrati dettagliatamente nel "Journal of the American College of Nutrition" a fine settembre. I risultati derivano da un esperimento condotto su tre gruppi di volontari, formati da 22 individui sani ma con un alto livello di colesterolo LDL nel sangue. Al primo gruppo è stata imposta, per sei settimane, un'alimentazione che includesse nove noci al giorno, al secondo olio di noci oltre alla frutta secca da consumare e al terzo gruppo, quello di controllo, è stato imposto di seguire una dieta senza noci. Anche se sottoposti a situazioni di disagio psicologico e di fatica, i primi due gruppi hanno reagito meglio del terzo, dimostrando un abbassamento del livello di colesterolo e di pressione sanguigna.