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martedì 26 ottobre 2010

Italiani più stressati, ma con meno lavoro

Per la prima volta dal 2005, quasi un italiano su due è convinto di un peggioramento del proprio stato psico-fisico e si autodefinisce stressato. Infatti, nel 76% dei casi il malessere generale è dovuto proprio ai sintomi dello stress e all'ansia quotidiana. Risultati che emergono dalle oltre mille interviste di Astraricerche per Philips Index, effettuate su un campione rappresentativo di italiani tra 20 e 70 anni, i quali hanno partecipato allo studio sociologico e di autovalutazione intitolato "Health&Wellness Italian Index 2010". In particolare, risulta che la metà degli intervistati consideri il proprio livello di stress molto significativo. Nell'8% dei casi si arriva a definirlo preoccupante. Allarmanti, infatti, sono i dati sui livelli di stress scaturiti dalle interviste che hanno riguardato le donne di età compresa fra i 18 e 44 anni. La percezione dello stress è collegata principalmente ai problemi di natura sociale ed economica (60% del campione), seguono gli stimoli negativi dall'ambiente esterno o dal mondo ed infine il lavoro. Il test ha evidenziato che gli italiani non hanno considerato lo stress collegandolo all'attività lavorativa ma dal punto di vista della precarietà del mondo del lavoro. Italiani sempre più stressati per la ricerca e il mantenimento di un posto di lavoro e non dal lavoro stesso.

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