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martedì 12 ottobre 2010

Assenti dal lavoro per lo stress: emergenza sociale

Qualche mese fa, l'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) ha affermato che tra circa dieci di anni lo stress e i relativi disagi psicofisici si profileranno come la principale causa di assenze sul lavoro (immagine da pmi.it). Un'emergenza sociale: a confermare questo scenario arriva anche una ricerca condotta dall'Associazione Italiana degli Igienisti Industriali (Aidii), presentata a Roma nel corso della conferenza mondiale IOHA di inizio ottobre. Si stima che nel 2020, infatti, lo stress lavorativo costituirà la prima patologia professionale con i più alti costi sociali e individuali. Per le aziende che dovranno fronteggiare il fenomeno, sta diventando un'esigenza primaria valutare tutte le sfumature dello stress, il legame esclusivo al contesto lavorativo e i diversi sintomi. Sarà inevitabile il ricorso a un test per verificare lo stress a lavoro. Secondo la ricerca di Aidii, il problema sembra scaturire, in generale, dalla cattiva organizzazione del lavoro. Anche la precarietà nel mercato del lavoro gioca un ruolo importante, accanto all'incapacità dei datori di lavoro di offrire per tutti gli impiegati condizioni di lavoro favorevoli, in un contesto sano, sicuro e collaborativo. Tra le nuove forme di stress, lo studio fa emergere la sindrome da burnout, l'alienazione e la frustrazione che colpisce chi riveste professioni mediche o paramediche.

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