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venerdì 6 agosto 2010

Lavoro e malattie: uno stretto binomio

L'esposizione di otto ore al giorno, per anni, a fonti di calore, vibrazioni, rumore, sostanze chimiche, inquinamento, polveri, fonti luminose, campi magnetici e quant'altro conduce nella maggior parte dei casi a una malattia professionale, collegata cioè all'attività lavorativa (immagine da Inail.it). Malattie che possono essere evidenti o latenti e subdole, addirittura mortali. Esistono, poi, lavori che richiedono un certo tipo di sforzo o postura costante: a lungo andare il corpo si usura manifestando una o più patologie. I lavoratori, maggiormente informati da sindacati, patronati e associazioni, risultano oggi più sensibilizzati sulla problematica delle malattie correlate al lavoro. Infatti, nel 2009, hanno presentato 34646 denunce: secondo il Rapporto Annuale dell'Inail si tratta di un vero e proprio boom. Non necessariamente l'aumento intende segnalare peggiori condizioni di salute e sicurezza sul lavoro, semplicemente esiste una maggiore conoscenza del fenomeno. L'istituto ha comunicato un incremento del 16% dei casi di malattia denunciati dal 2008, la percentuale più alta dal 1995. Nel 2009 sono raddoppiate le segnalazioni di lavoratori del settore agricolo, il più coinvolto nelle denunce, segnando dal 2008 il più 113,4%. Al primo posto delle malattie: tendiniti, sindrome del tunnel carpale, patologie muscolo-scheletriche imputabili a sforzi e sovraccarichi. In aumento anche le denunce per neoplasie e tumori dovuti all'esposizione all'amianto.

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