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martedì 17 agosto 2010

Agricoltori per una stagione: insidie per i giovani

Sono moltissimi i giovani tra 19 e 27 anni che, terminata la scuola o le lezioni all'Università, si riversano nelle campagne per l'estate (foto da impresalavoro.eu). Prestano lavoro come braccianti, addetti principalmente alla raccolta di frutti o ortaggi. Quest'anno, Coldiretti ha previsto una presenza massiccia di giovani: circa 100mila i ragazzi italiani impegnati nella stagione agricola, Puglia in testa per opportunità (18%). Moltissime anche le insidie nascoste nei campi per la generazione di occasionali, spesso non esperti e, purtroppo, poco formati dai propri datori, data la semplicità del compito da eseguire e la brevità della prestazione. A pagare il prezzo della mancanza di formazione sulla sicurezza, proprio i nuovi occupati. A fine luglio, l'Osservatorio Vega Engineering di Mestre ha bocciato il settore agricolo in tema di sicurezza: nei primi sette mesi del 2010 conta il numero più alto di morti bianche (37,3% nel mese di luglio) e si classifica fra i primi per gli incidenti. Secondo l'Istituto veneto, fra gli scenari che scatenano gli infortuni più gravi e, addirittura, la morte nell'agricoltura si colloca al primo posto la caduta da lavori su altezze (23%), seguita da ribaltamento di mezzi o veicoli (21,4% dei casi). Inoltre, il 23,3% degli incidenti mortali ha coinvolto lavoratori esperti, fra i 50 e 60 anni. La sicurezza nei lavori occasionali agricoli non va trascurata, data l'alta incidenza di infortuni e il tasso di mortalità fra gli agricoltori esperti.

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