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venerdì 23 luglio 2010

Rischio stress, non basta la fatica

C’è chi si danna l’anima per trovare un’occupazione stabile: giorni e mesi interi alla ricerca di offerte, milioni di concorsi fatti, colloqui a non finire.
Ma una volta trovato un posto non finiscono i guai, anzi ne cominciano di nuovi. All’incertezza lavorativa si sostituisce il crescente rischio stress, il “mal d’ufficio” che attanaglia sempre più gli impiegati, ma non solo.
È necessario avere le adeguate informazioni sullo stress a lavoro, l’esasperazione nervosa nel proprio impiego è dovuta in primis al contesto: rapporti non proprio idilliaci con i colleghi, ordini impartiti dai superiori, mancanza di una struttura organizzativa di sostegno.
A ciò si devono aggiungere i casi di occupazioni che coincidono con le proprie aspirazioni. Accontentarsi del primo ( e spesso unico ) posto a disposizione diventa un sacrificio obbligato ma la salute ne risente.
Da segnalare, ovviamente, un disagio che cresce a seconda dei ruoli che si rivestono e che dipende dal carattere e la personalità di ognuno.

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