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lunedì 26 luglio 2010

Individuare lo stress sul lavoro: obbligo rinviato per le aziende

Riconoscere oggettivamente lo stress legato alla pressione lavorativa (foto da corriere.it) e capire quanto possa incidere sull'ampia prospettiva della sicurezza globale all'interno dell'ambiente di lavoro non è un compito facile. Per questo motivo, il settore pubblico e le piccole-medie imprese, da oggi, dispongono di ulteriori 4 mesi di tempo per effettuare i controlli previsti sul livello di stress a cui è sottoposto il proprio personale. La scadenza per l'obbligo, stabilito dall'articolo 28 del Decreto legislativo 81/2008 (Testo Unico sulla sicurezza sul lavoro), è stata posticipata a fine anno, al 31 dicembre 2010. Tra i motivi principali del rinvio: la complessità dell'argomento "stress" connessa a conoscenze superficiali della Normativa da parte dei datori di lavoro e la mancanza di procedimenti standard per redigere e somministrare il test di valutazione. Inoltre, alcuni suggerimenti di modifica sono stati avanzati dall'Ispels e dalle Regioni alla Commissione Consultiva permanente che sta elaborando le linee guida per il monitoraggio dello stress correlato. Restano, infatti, alcuni punti interrogativi su come individuare al meglio i fattori che scatenano lo stress sul lavoro, le manifestazioni fisiche collegate e le ripercussioni psicologiche sul lavoratore.

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