Cerca nel blog

mercoledì 28 luglio 2010

Precari e irregolari, non si vive di posto fisso

Provvisti di poche certezze, costretti a destreggiarsi tra mille sacrifici e con la sola speranza di un futuro migliore. È lo spaccato che raffigura la situazione dei lavoratori in Italia, un quadro estremamente variegato e in continua evoluzione.
Il posto fisso è il sogno di tutti, ma i più si devono accontare di un’occupazione precaria: sui dati si discute in continuazione ma la percentuale di lavoratori con contratto a progetto o a tempo determinato si aggira intorno al 15% del totale degli occupati nel BelPaese.
Sono precari soprattutto i giovani e i cittadini del mezzogiorno. La panoramica dei lavoratori italiani si arricchisce con l’ampia fetta degli irregolari: circa tre milioni e per lo più stranieri.
Inoltre ammonta a 500.000 la quota di baby-lavoratori al di sotto dei quindici anni sfruttati quotidianamente.
Alla faccia dei diritti basilari e dell’ottimismo, saltellando da uno stage all’altro, arrangiandosi in un cantiere, imprese tessili, nei latifondi, vendendosi a pochi euro per tirare avanti.

Nessun commento:

Posta un commento