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martedì 2 novembre 2010

Consumi: mettere in salvo la filiera dai cibi "tarocchi"

Un presupposto per difendere le tavole degli italiani dai cibi-imitazione è quello di migliorare l'informazione con i consumatori finali sulla provenienza delle materie prime, sulla loro trasformazione in prodotti, mantenendo l'attenzione sulla grande varietà agro-alimentare italiana (foto da greenme.it). La difesa della qualità e della sicurezza alimentare deve avvenire attraverso tutta la filiera produttiva, con controlli severi e normative più rigorose. Questo, infatti, è il messaggio portante, più volte ribadito, nel corso del ciclo di conferenze di fine ottobre tenute in occasione della 65^ Fiera Internazionale del Bovino da latte, evento organizzato da CremonaFiere. Dagli interventi è emerso che il formaggio e i derivati del latte italiano con il marchio DOP rappresentano un caposaldo delle esportazioni ma sono anche tra gli alimenti che vantano più imitazioni sul mercato internazionale. Il 90% dei formaggi venduti negli Stati Uniti è prodotto "tarocco",con un danno di oltre 2 miliardi di dollari. La situazione si ripete, seppure con minore impatto, anche sui mercati europei. Riconoscere il vero prodotto di qualità è un imperativo per difendere la salute dei consumatori e l'occupazione nelle aziende italiane. La battaglia si gioca anche sui futuri riconoscimenti dei prodotti da parte dell'UE, sull'etichettatura sempre più dettagliata e il packaging.

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