Cerca nel blog

lunedì 6 dicembre 2010

Con lo stress, più difficile prendere decisioni

Esiste una stretta relazione fra la presenza di stress nella vita di una persona e il modo in cui un individuo è in grado di prendere decisioni. Nella comunità degli studiosi di neuroscienze, il dibattito si concentra sull'interazione fra indecisione e sintomi dello stress. In particolare, su come questi ultimi vengano amplificati di fronte a una situazione ansiogena, ad esempio valutare più opzioni per effettuare la scelta migliore nel più breve tempo possibile. Situazione che avviene spesso in ambito lavorativo e professionale. Questa volta, la news sullo stress lavoro correlato sta proprio nell'indagine effettuata dell'Istituto Riza di Psicosomatica. Su 865 italiani intervistati, di età compresa fra i 18 e i settant'anni, più del 70% ha risposto di avere difficoltà di decisione quando si trova sotto pressione. Colpiti di più gli uomini (67%) rispetto alle donne (33%). L'incapacità di decidere, se diventa quotidiana, quindi cronica, presenta vari effetti negativi sul fisico come tensione muscolare, cefalea, emicranie, tachicardia, ansia. Quest'ultimi, come "agenti patogeni", agiscono sul sistema limbico e, trasformandosi in paure come in un circolo vizioso, aumentano il livello generale di stress nell'individuo. Di conseguenza, le facoltà di scelta risultano ancora più intaccate. Di fronte all'ennesima decisione, il cervello ricorda la sensazione di malessere vissuta precedentemente e manda segnali negativi all'organismo, come tensione e paura.

Nessun commento:

Posta un commento