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venerdì 17 dicembre 2010

Incertezza economica e stress: più fatica per il cuore

Gli italiani sembrano superare a stento la prova sotto sforzo degli ultimi 24 mesi. Infatti, tra budget familiari ridotti, cassaintegrazioni, licenziamenti, disoccupazione e tagli alla spesa pubblica alla voce del welfare, i quotidiani riportano un'altra poco rassicurante news sullo stress lavoro correlato (foto da ilcapoluogo.com). Secondo la Società italiana di Cardiologia, lo stato di stress indotto dalla crisi economica e dalla paura di perdere il posto di lavoro (o peggio ancora di non trovarlo), non ha risparmiato il sistema cardiovascolare di nessuno, giovani inclusi. Per molti, il malessere socio-economico rientra a pieno titolo fra i fattori di rischio per la salute del cuore. Un fattore difficile da gestire. I ricercatori ne sono convinti: dall'indagine Passi dell'Istituto Superiore della Sanità, sono in aumento le patologie a carico del cuore. Negli ultimi dieci mesi, ogni cento italiani, 7 di loro sono rimaste vittime della depressione. Quest'ultima, indirettamente, danneggia le pareti di arterie e cuore. L'incremento di malattie cardiache è confermato anche dal Dipartimento di Scienze Cardiovascolari e Respiratorie della Sapienza. Dallo screening di studenti dell'ultimo anno di scuole superiori, risulta che il 20% di loro presenta anomalie nel tracciato fornito dall'elettrocardiogramma.

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