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lunedì 17 gennaio 2011

Il vaccino anti-stupefacenti si fa strada

La novità arriva dagli Stati Uniti, da una sperimentazione condotta nei laboratori dell'Università newyorkese Weill Cornell Medical e apre nuovi scenari nella lotta contro le dipendenze dalle sostanze psicotrope. Uno spiraglio per le persone che consumano droghe, perchè le aiuterebbe a guarire, attivando una risposta immunitaria in grado di bloccare il meccanismo della dipendenza. Se la sperimentazione del vaccino fosse estesa all'uomo, gli stupefacenti (soprattutto la cocaina e gli oppiacei) non rappresenterebbero più una minaccia per l'esistenza di chi è colpito dalla dipendenza e per l'incolumità delle persone vicine, soprattutto negli ambienti di lavoro e per la sicurezza sulle strade. Non sarebbero più necessari i test antidroga per gli autisti, dal momento che la risposta del metabolismo ne impedirebbe il consumo. Purtroppo la ricerca sugli uomini è stata bloccata di recente per alcuni insuccessi nelle fasi successive dello studio: i ricercatori statunitensi non demordono, perchè il principio immunologico è ancora da perfezionare. Secondo quanto pubblicato dalla rivista Molecular Therapy 1, il siero sperimentato sulle cavie è composto dall'associazione di frammenti del virus del raffreddore e di una molecola simile alla sostanza stupefacente che agisce sul cervello. La risposta immunitaria impedirebbe alle molecole della droga di entrare a contatto con i neuroni.

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